Tutti conosciamo i marchi e le denominazioni quali Docg, Igp, Doc etc. ma forse non tutti sanno l’origine di questi marchi e cosa realmente significano. L’Unione Europea ha riconosciuto che la qualità di un prodotto alimentare è condizionata dall’origine geografica dello stesso e dalle tecniche produttive della tradizione. Ecco allora che per salvaguardare queste caratteristiche ha creato alcune denominazioni che ci indicano la qualità di un alimento.
Il marchio Dop significa Denominazione di Origine Protetta e si usa per i prodotti agroalimentari, questi infatti devono quasi totalmente la loro bontà all’ambiente geografico dove sono creati. L’ambiente con il suo clima e risorse, insieme alle tecniche usate per la produzione conferiscono le caratteristiche tipiche al prodotto di quella zona, che con questo marchio dovrà essere prodotto solo in quel determinato territorio. Fra i prodotti per i quali di usa la denominazione Dop abbiamo formaggi, carni e pane. Per quanto riguarda invece l’Igp questo fa riferimento alle qualità dell’alimento o a delle caratteristiche di quest’ultimo che sono determinate dall’origine geografica. La differenza con il marchio Dop è che per un prodotto Igp basta che anche una sola delle fasi produttive avvenga in un’area geografica determinata; questa denominazione si usa soprattutto in agricoltura, per cereali, spezie, aceto. Per chi ama il vino il marchio più familiare è sicuramente Doc. Il Doc è una denominazione italiana usata per l’enologia, certifica la zona d’origine e delimitata della raccolta delle uve utilizzate per la produzione del vino con il marchio.
I vini Doc hanno una disciplina di produzione molto rigida e possono essere immessi sul mercato solo dopo accurate analisi chimiche e sensoriali. Il disciplinare Doc è sicuramente molto più rigido di quello dell’Igt;d’altronde questo marchio è un riconoscimento di qualità attribuito a vini prodotti in zone limitate, soprattutto di piccole o medie dimensioni, che portano il loro nome geografico. Riguardo l’Igt invece bisogna dire che significa Indicazione geografica tipica e certifica vini e uve determinate e provenienti da territori ben definiti. E’ un riconoscimento di qualità attribuita ai vini da tavola fatti in aree di produzione generalmente ampie e con disciplinare produttivo poco restrittivo. Di solito si affianca l’indicazione ad altre menzioni, tipo quella del vitigno.
Per finire la denominazione di origine controllata e garantita, nota con la sigla Docg, è un marchio di origine italiano. Questo marchio va apposto in etichetta e consiste o nel nome geografico di una zona viticola o nella combinazione tra il nome storico del prodotto e il suo luogo di produzione. Il Docg ha uno specifico disciplinare di produzione e si riferisce ai vini che prima di essere venduti devono superare analisi chimico-fisiche e un esame organolettico indicati nello stesso disciplinare. Le DOCG sono riservate ai vini già riconosciuti Doc da almeno dieci anni che siano di particolare pregio, in base alle loro caratteristiche qualitative e rispetto alla media di quelle degli analoghi vini classificati.