Descrizione
Spesso le tradizioni gastronomiche di una regione sono fortemente legate alla conformazione del territorio e ai prodotti che questo fornisce. Viene da se che il caffè tipico trentino non poteva essere bevuto liscio così com’è a causa delle condizioni meteorologiche del luogo, un ambiente montano cha affronta inverni freddissimi con la neve per gran parte della durata, per questo i suoi abitanti hanno bisogno di bevande caloriche che forniscano energia e che siano molto calde per riscaldarsi. Da queste esigenze è nato probabilmente il parampampolo nella metà degli anni cinquanta.
Si dice che la bevanda sia stata creata in un rifugio e che ancora oggi la ricetta originale sia tenuta segreta riguardo alle dosi precise; comunque il parampampolo è un insieme di caffè, grappa, vino, zucchero e miele. Gli ingredienti si mettono insieme in una bottiglia e al bisogno se ne versa un po’ in un pentolino; una volta che questo viene messo su fuoco si aspetta che il composto cominci a bollire e quando è pronto si dà fuoco con un fiammifero direttamente alla bevanda poi si può servire. Questo paticolare modo di arricchire il caffè è molto popolare nella regione ed è facile trovarlo nei bar, o partecipare a delle sagre tipiche dove viene realizzato. Il parampampolo oltre che dalla popolazione locale è molto amato da turisti ed appassionati ed è stato inserito tra i prodotti che meglio rappresentano le tradizioni gastronomiche del Trentino.
Riguardo alla tostatura delle miscele invece, la regione ne utilizza in genere tipi non troppo lunghi così da ottenere un caffè medio scuro che però ha un sapore deciso e forte che è l”ideale da abbinare ai pasti corposi che si consumano in queste zone e per essere abbinato sia al gusto delle miscele alcoliche sia all’impasto di alcuni dolci, o essere semplicemente bevuto in tazzina co lo zucchero.