Descrizione
Nella grande Lombardia, regione di grandi dimensioni e tradizioni agricole, l’allevamento di vacche ha una storia lunga. Da ciò si può dedurre l’enorme varietà di formaggi vaccini.
Con alcune eccezioni che riguardano i prodotti caprini. Nell’impossibilità di citarli tutti, partiamo dal Gorgonzola che fin dal Medioevo ha rappresentato un secondo immancabile. Avremo un gorgonzola dolce e quello piccante. Prende il nome dall’omonima città vicino al capoluogo Milano. Ha un odore intenso e una pasta molle con all’interno delle muffe.
Tra le zone di produzione ricordiamo il bresciano. Il Grana Padano è l’altro formaggio che tutti conoscono, per la bontà e le dimensioni ingenti delle forme. I consorzi del grana partono dal Piemonte e arrivano in tutto il territorio padano. È utilizzato per i condimenti in forma grattugiata, oppure consumato come secondo piatto. Le robiole, tra i formaggi tipici lombardi, sono i derivati del latte vaccino che si consumano freschi, per la sua pasta molle.
Tra i vari tipi, legati al territorio di produzione, ricordiamo la Robiola della Valsassina e di Montevecchia. Sempre molli e dal sapore sono gli stracchini, prodotti in tutto il territorio regionale e con delle inevitabili specificità locali. Non dimentichiamo il Taleggio, che da formaggio locale si è trasformato in un prodotto di consumo nazionale. Tra i formaggi caprini c’è lo Sta’el, prodotto in Valcamonica, e il Motelì con la tipica conformazione piramidale.