Descrizione
In una regione come il Friuli Venezia Giulia, in cui le temperature sono soventi sotto lo zero e gli scenari montani dominano il territorio, trova spazio la coltivazione dell’olivo, che com’è noto ricerca un clima delicato e non troppo freddo in inverno. Nella parte vicina al mare concorrono due fattori a rendere possibile la crescita dell’olivo: il mare con il suo effetto mitigante, e la catena alpina che protegge l’area dai freddi continentali.
L’olio tipico friulano coincide con l’extravergine d’oliva Tergeste, che ha assunto il marchio Dop a garanzia della sua qualità. Facendo una breve carrellata indietro nei secoli, l’olivo con tutta probabilità fu introdotto grazie ai fenici, e consolidato con la civiltà romana.
Il nome Tergeste altro non è che il vecchio nome della città di Trieste. Non è nota agli studiosi l’origine delle molte varietà di piante che crescono nella zona. Troviamo il Leccino, il Frantoio, il Pendolino e altre cultivar, che danno vita a un mix di bontà.
L’olio ottenuto, infatti, ha in genere un sapore intenso e le qualità organolettiche lo premiano nel mercato nazionale ed estero.
Grande attenzione è rivolta alle fasi di raccolta e spremitura. Nel primo caso si avrà attenzione a non rovinare i frutti, che saranno macinati al massimo dopo tre giorni.