Descrizione
Il Piemonte rappresenta l’ultima frontiera della produzione di olio extra vergine d’oliva. In un territorio prevalentemente montuoso e a latitudini che possono sembrare proibitive per la coltura dell’olivo. Una piacevole eccezione, quindi, che vede però una lunga tradizione nei secoli precedenti.
L’olio tipico piemontese si concentra in zone a macchia di leopardo e vede l’aggregarsi di più produttori che si sono consorziati per ottenere un prodotto di qualità.
Il più della concentrazione di olivi e, quindi, della produzione di olio si concentra nella zona del Canavese. Qui le piantagioni vogliono ricreare la diffusione di olivi nelle campagne piemontesi, testimoniate da piante secolari isolate che sono resistite nel tempo.
Le piante si trovano su pendii e terrazze ricavate dalle colline moreniche, o negli appezzamenti sottratti alle superfici boschive. Le ultime raccolte hanno prodotto circa 70 quintali di olio extra vergine d’oliva.
Il terreno d’origine morenica favorisce la crescita delle piantagioni di olivi. L’olio ottenuto ha delle caratteristiche organolettiche uniche, premiate dal mercato. Gli assaggiatori parlano di un’acidità limitata, oltre che di un gusto delicato e leggero.
La scommessa di riportare le olive in Piemonte sta avendo un grande successo tra coltivatori locali. Un impegno voluto dall’amministrazione locale, seguendo la storia piemontese.