Descrizione
In queste poche righe percorreremo la Sicilia alla scoperta dei salumi tipici del territorio. Parlando di salumi il nostro pensiero è subito rivolto al maiale, dalla cui carne si ottengono i principali salumi d’Italia, anche se, a onor del vero, si possono produrre salumi anche da altre carni, come ad esempio quella di asino, di capra, di pecora, di cavallo o d’oca. Ma tornando al maiale si può certamente dire che furono gli uomini del nord, avvezzi ad un tipo di cucina più sostanziosa, ad incrementare al sud l’uso del suino.
Sicuramente utilizzato ed apprezzato fin dall’epoca greca, il suino viene, infatti, ad essere usato maggiormente in Sicilia con l’arrivo dei Normanni. Dopo questa piccola digressione torniamo al nostro tour virtuale. Partiamo dalla provincia di Enna, e precisamente da Nicosia, centro rinomato per la produzione della salsiccia, del supprissato di Nicosia, un salame straordinario, insaccato con carni scelte, legate con spago, pressate con stecche di legno e messo ad asciugare all’interno di appositi recipienti coperti di cenere, e del budello origanato, cioè insaporito con origano e sale e stagionato per 35 mesi.
Spostandoci più a sud-est, sull’altipiano Ibleo, troviamo Chiaramonte Gulfi, noto per le salsicce e i salami da consumare crudi e stagionati, mentre sulla costa tirrenica, hanno conservato delle tradizioni nella lavorazione di salumi le Madonie dove vengono prodotti salame crudo, capocollo, pancetta, salame piccante, salsiccia secca ed il rinomato salame pappone della zona di Castelbuono. Non si può poi parlare di salumi siciliani senza citare la razza autoctona di Suino nero dei Nebrodi, allevato allo stato brado all’interno dei Parchi di Nebrodi e Madonne. Con le carni del Nero, razza longeva, fertile e dalle caratteristiche uniche, si ottengono prodotti di altissima qualità e dal gusto ricercato.